Cento Cenerentole è un progetto artistico dedicato alle bambine e ai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado, nato nel dialogo tra inQuanto teatro con l’artista drag Riccardo Massidda (in arte Ava Hangar) e con Underdogs srl, realtà benefit che si occupa di inclusione e lotta agli stereotipi. Il progetto ha vinto il bando ‘Nuove Generazioni’ promosso da 𝗧𝗥𝗔𝗖, 𝗔𝘀𝘀𝗶𝘁𝗲𝗷 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 e 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗔𝗧￰.

Prima di finire in un libro, le fiabe erano ovunque. Non una, ma cento, mille Cenerentole, quante erano le versioni della storia raccontate da Perrault e da Basile, dai fratelli Grimm e da migliaia di nonne e nonni, racconti, canzoni. Si chiamavano Cenciosella, Margolfa, Pilusedda, Moccicona… Tutte quelle versioni non sono dimenticate, ma tornano protagoniste di un progetto che unisce il teatro e l’arte drag per parlare alle nuove generazioni di libertà, autodeterminazione e desiderio di diventare grandi. Perché tutte, e tutti, meritiamo il nostro “lieto fine”!

Ogni versione della storia di Cenerentola racconta all’incirca la stessa cosa: mostra una figura giovane e prigioniera. È prigioniera di uno spazio (una capanna, un castello, una cucina), di un ruolo (fare “la cenerentola”, appunto) e di un nome, anzi, di un nomignolo. Perché a osservarli con attenzione, in tutti i nomi della protagonista ritroviamo la creatività e la ferocia delle prese in giro. Ecco, quello che fa Cenerentola è scegliere per se stessa un nuovo destino, un nuovo abito e un nuovo nome, per poter crescere e diventare “qualcuno”.