HAMELIN

Domenica 2 ottobre ore 16.30 – Teatro di Rifredi

La storia del pifferaio di Hamelin e ancora avvolta nel mistero. Hamelin e il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si son fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini, come riportato nella targa affissa sulla cosiddetta casa dell’accalappia topi. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, nella tradizione orale prima e nella raccolta “Saghe germaniche” dei Fratelli Grimm poi. 

Ad Hamelin vige ancora ii divieto assoluto di suonare musica nella via Senza tamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono. Ma cosa e successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? 

Lo spettacolo proverà a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani: quello temporale diviso tra l’oggi e quello della storia e, infine, il piano della percezione perché adulti e bambini potranno seguirlo attraverso un punto di vista diverso. 

Ci siamo chiesti in cosa possa consistere oggi la libertà restituita dal pifferaio e possiamo dire che ii pifferaio come artista porta una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’e spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). 

È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica e uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non Ii fa crescere. 

Allo stesso tempo questo personaggio che col suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società oggi. 

Questo spettacolo è un’esperienza teatrale destinata a un numero ristretto di spettatori (max 60 tra adulti e bambini).

liberamente ispirato aI Pifferaio Magico dei Fratelli Grimm 

con Fabio Tinella 
drammaturgia e regia Tonio De Nitto 
dramatug Riccardo Spagnulo 
musiche originali Paolo Coletta 
voiceover Sara Bevilacqua 
sound designer Graziano Giannuzzi 
scena Lole Cilento 
burattini Michela Marrazzi 
luci Davide Arsenio 
costumi Lapi Lou 
assistente scenografa Cristina Zanoboni 
costruzione scenica Luigi DiGiorno 

PRODUZIONE Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana 
con il sostegno di Segni new generations festival

durata 60 minuti
fascia di pubblico 5+  

PER INFORMAZIONI Associazione inQuanto teatro (tel. 339.6781785) Teatro di Rifredi (tel 055.422.03.61)