Progetto nil admirari

Nil admirari è un percorso di ricerca avviato all’inizio del 2011. Il progetto, presentato alla Finale del Premio Scenario, è stato premiato con la Menzione Speciale della Giuria.

«Per l’arguzia di un gioco scenico che coinvolge il pubblico con intelligenza e ironia e per la creazione di un linguaggio originale che inventa un mondo parallelo popolato di oggetti e governato dall’accumulo e dal non senso».

A partire dai risultati del premio, inQuanto teatro ha portato avanti la sua ricerca, continuando a sviluppare il progetto con residenze e collaborazioni. Questo processo ha portato alla formazione di tre diverse performance chiamate frammenti. I frammenti – come tessere di un mosaico – sono eventi performativi che possono essere presi, spostati e ricombinati insieme, per formare un nuovo disegno.

PREMIO SCENARIO 2011  menzione della giuria

Primo frammento – nil admirari

Capita di scoprire che niente è come prima. Il mondo è diventato un immenso mare e noi ci stiamo sopra, galleggiando come fanno le nuvole in cielo. Di immersioni non se ne parla: lo specchio d’acqua è impenetrabile. Il lampo di un riflesso, ed è come cadere dalle nuvole, rialzarsi, continuando a sognare: passiamo da un passato all’altro senza saper scegliere, campiamo sui morti ma non sappiamo chi ringraziare. Dentro a una cornice, colpiti dalla luce, quattro giovani aspettano il loro momento. Con oggetti e storie appartenenti a tempi e luoghi differenti, compongono scenari paradossali. Cercano di formare un quadro che li possa rappresentare.

uno studio di inQuanto teatro

con Floor Robert, Giacomo Bogani, Andrea Falcone, Matteo Balbo
testi Andrea Falcone
consulenza stilistica Maria Sole Vannetti
scene, luci e costumi inQuanto teatro


PRODUZIONE 2011 inQuanto teatro

durata 20 minuti

Secondo frammento – monstrum

Tutto ciò che appare e genera scompiglio, che non va per il verso giusto, che riaffiora dopo essere stato messo a posto – sotto un sasso, in un libro, oppure al cimitero – tutto questo è un mostro. Quando si mostra, il mostro getta un sasso nel mare calmo della vita sicura. Si aggiunge e toglie senso a un elenco già pieno di cose inventate, descritte e immaginate. La nostra storia, come una collezione di quadri viventi o un teatro di statue, ha qualcosa di spettrale, quasi sacro, mostruoso.

Il rapporto col passato viene indagato a partire dai resti che ha lasciato: discorsi, ma anche edifici, che il tempo ha trasformato. Il secondo esito del lavoro è nato dalle caratteristiche e dal significato degli spazi che lo hanno ospitato: una cella frigo e l’interno di un monastero.

uno studio di inQuanto teatro

con Floor Robert, Giacomo Bogani, Andrea Falcone, Matteo Balbo / Francesco Michele Laterza
testi Andrea Falcone
consulenza stilistica Maria Sole Vannetti
scene, luci e costumi inQuanto teatro

 

PRODUZIONE 2011 inQuanto teatro

durata 20 minuti

Terzo frammento – tabula rasa

C’è un momento tra la veglia e il sonno in cui le possibilità si affollano. Frammenti di identità scomparse, di cose e casi a metà tra il vero e l’immaginato, ci vengono incontro, ci fanno indietreggiare. Tutte le possibilità convivono; non sappiamo che pesci pigliare. Le viviamo romanticamente tutte, senza scegliere, senza andare altrove. Ad ogni passaggio, qualcosa si perde: un pezzo, una parola, un suono. Nel vuoto che vediamo, sorge una domanda.
Noi chi siamo?

Oggetti e storie, concetti e scorie, si sono aggiunti ad ogni passo, per comporre un quadro del tempo che combini futuro e passato. È arrivato il momento di fare tabula rasa. Per poter finalmente iniziare.

uno studio di inQuanto teatro

con Floor Robert, Giacomo Bogani, Andrea Falcone, Matteo Balbo
testi Andrea Falcone
consulenza stilistica Maria Sole Vannetti
scene, luci e costumi inQuanto teatro


PRODUZIONE 2011 inQuanto teatro
in collaborazione con Kinkaleri

durata 40 minuti