CARTASìA

Sabato 24 settembre ore 21.00 – Teatro di Rifredi

Bruno, artista geniale, è in crisi. Solo e senza nessun contatto con l’esterno, all’indomani di una mostra d’arte che potrebbe renderlo famoso, non è ancora riuscito a creare la sua opera. A trarlo d’impaccio dal blocco creativo sarà la materia stessa, la Carta, grezza prima e raffinata poi, che, nonostante i desideri e la volontà di Bruno, diventerà sempre più indipendente, fino a fargli scoprire che il modo migliore per stare al mondo è aprire la porta e lasciare che ognuno di noi, compresi noi stessi, vada con le proprie gambe per la strada che desidera. 

Nel pensare questo lavoro ci siamo detti: perché non creare uno spettacolo che parli senza aver bisogno di parole? L’attenzione si è naturalmente posta sulla danza e sulle competenze che essa possiede sul corpo narrante. Se togliessimo ogni stratificazione sociale, politica, religiosa, culturale e linguistica di cui ognuno di noi si compone ci renderemmo conto che l’unica cosa che ci accomuna è il corpo che siamo. Tutto nasce e muore sul e nel corpo e il teatro è il luogo privilegiato in cui indagare questa condizione universale. La ricerca di una comunicazione fra la dimensione corporea e il teatro di figura, in particolare il teatro su nero, attraverso la presenza costante di una materia che si anima e si trasforma, ci dà la possibilità di passare da corpo reale a corpo immaginifico e viceversa, svelando soglie in cui l’incontro è possibile. 

La carta, nel suo essere duttile e imprevedibile, si è presentata a noi come possibile simbolo per parlare della lotta dell’artista nel dare forma all’intuizione creativa. Facendoci permeare dalla sua natura multiforme, essa ha condotto anche noi, come Bruno, verso direzioni inaspettate. Se all’inizio del lavoro le domande che ci siamo posti riguardavano l’origine delle intuizioni artistiche e il loro conflittuale stato di appartenenza alla persona che per prima le ha sapute cogliere, è stata poi la creatura di carta che, rivelatasi nella sua forma visibile, ci ha indicato il tema sotteso alla storia che si dipanava davanti a noi. CartaSìa è un invito ad aprire i nostri cassetti interiori, a fare aria e lasciare andare tutto ciò che ci tiene incatenati a noi stessi e ciò che vorremmo legare a noi per sempre. Perché a volte, lasciare andare e dare spazio a chi o ciò per cui abbiamo investito il nostro tempo – un’opera d’arte, un figlio, un amore, un progetto – vuol dire compiere un semplice e puro atto d’amore.

> ANTEPRIMA NAZIONALE <

di e con Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes e Andrea Rizzo / Giovanni Consoli

movimenti scenici Andrea Rizzo
scene Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes 
tutor Matteo Moglianesi 
costume e maschera Ilaria Ariemme 
voce radio Massimo Somaglino 

PRODUZIONE Drogheria Rebelot / BIBOteatro
in collaborazione con Laboratori Permanenti – Residenza artistica Sansepolcro e La corte Ospitale – Forever Young 22
con il sostegno di Periferie Artistiche – centro di residenza multidisciplinare della regione Lazio, MIBACT Direzione Generale dello Spettacolo – Regione Lazio Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili 

durata 50 minuti
fascia di pubblico 6+ 

PER INFORMAZIONI Associazione inQuanto teatro (tel. 339.6781785) Teatro di Rifredi (tel 055.422.03.61)